Fantinel: il cuore dell’Appassimento in Friuli Venezia Giulia.

Rivitalizzare l’arte enologica degli Antichi Romani e reinterpretarla in chiave moderna con una distintiva identità Friulana: questa la filosofia che Fantinel, da quasi due decenni, impiega nello sviluppo della tecnica dell’Appassimento.
Il sacro rito dell’Appassimento ha certamente una lunga storia, a partire da quanto praticato in epoca romana (e forse in tempi ancor più passati) specialmente nel Nord-Est Italia, area particolarmente vocata, per alcune tipologie di uve e di vini, all’attività post-vendemmiale dell’”asciugatura” dei grappoli all’aria aperta attraverso l’azione naturale operata dal sole e dal vento. Una metodologia che nel corso dei secoli è stata adattata a svariati vitigni e che in Friuli Venezia Giulia ha conquistato grande fama grazie ai notevoli risultati ottenuti con le varietà autoctone del Picolit e del Verduzzo Dolce. Dalla fine degli anni ‘90 Fantinel si avvale dell’Appassimento alla cantina  “La Roncaia”, nei Colli Orientali del Friuli, zona in cui questa tecnica vanta una lunga tradizione, soprattutto in risposta alle peculiari condizioni climatiche, quali spiccate escursioni termiche e un alto tasso di umidità, che influiscono fortemente sulla maturazione delle uve.

Appassimento Style

La profonda conoscenza enologica, la considerevole esperienza tecnica e l’importante sperimentazione, anche grazie all’impareggiabile consulenza del noto enologo ungherese Tibor Gal (tragicamente scomparso nel 2005) hanno permesso al team di Fantinel di applicare con successo l’Appassimento sui rossi “La Roncaia”, tra cui il prestigioso vino –bandiera Refosco. Sulla base dei significativi risultati raggiunti in termini di struttura e personalità, tale tecnica è stata recentemente oggetto di una nuova strategia.

L’obiettivo di Fantinel è quello di diventare nello scenario Friulano ed Italiano un assoluto punto di riferimento per l’Appassimento, attraverso l’utilizzo dello stesso anche nelle altre prestigiose zone viticole della regione. Innanzitutto, il Collio, culla della Tenuta Sant’Helena. Storia enologica e tradizione regionale sono state dunque rivisitate con una visione innovativa applicata ad un area sicuramente unica per terroir e microclima (temperature più miti, maggiore illuminazione, eccellente ventilazione...) e di conseguenza peculiare per quanto riguarda le dinamiche di maturazione delle uve rosse.

La tecnica dell’Appassimento firmata Tenuta Sant’Helena

Le uve rosse vengono raccolte a fine settembre, grazie a mani esperte che selezionano solo i grappoli migliori, prestando particolare attenzione alle condizioni della buccia e alla necessaria distanza tra un chicco e l’altro per consentire il flusso di ventilazione durante la fase di passitura. Parte dei grappoli viene disposta su cassette all’interno del fruttaio, quel luogo speciale in cui, attraverso l’impiego di sistemi tecnologicamente avanzati  capaci di controllare condizioni quali la temperatura, la ventilazione e l’umidità, viene creato un ambiente “naturale” e perfetto per l’Appassimento. I primi giorni di questo processo sono estremamente cruciali e richiedono un controllo costante per evitare muffe indesiderate e marciumi.

È un dato di fatto. Al calice, i valori organolettici aggiunti espressi dal Refosco dal Peduncolo Rosso, il Cabernet Sauvignon e il “Venko” Collio Rosso della Tenuta Sant’Helena sono indubbi: note fruttate più potenti, una maggiore complessità aromatica, un ampio corpo, un’elegante morbidezza, un ottimo equilibrio e, nel complesso, un avvenente impatto gusto-olfattivo. Tutto questo con uno stile ben definito e un personalità riconoscibile. Il lavoro in cantina naturalmente contribuisce al raggiungimento di un eccellente livello qualitativo, accrescendo la forza di questi rossi, a lungo elevati in botti di rovere.